[postlink]http://occhioallospreco.blogspot.com/2010/05/impronta-ecologica-un-insospettabile.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=WcT8cnJfwgoendofvid
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Mentre i rifiuti urbani passano per le nostre mani, e ne abbiamo coscienza, ve ne sono altri, e sono tanti, su cui non riflettiamo mai, dunque facili da ignorare perchè non li vediamo: sono i rifiuti industriali che si producono per realizzare gli oggetti che noi usiamo quotidianamente.
Ecco la chiave di lettura: il peso della nostra IMPRONTA ECOLOGICA aumenta quando si calcola anche il consumo di materie prime.
Per portare un messaggio concreto al consumatore, l'Unione Europea ha scelto 4 oggetti che tutti noi usiamo, ed ha tradotto in Kg il consumo di materiali ed energie necessari per:
  • progettarli, 
  • produrli, 
  • imballarli, 
  • distribuirli, 
  • utilizzarli e 
  • smaltirli.
Una buona palestra per allenare la nostra NECESSARIA coscienza ecologica.
Dunque acquistiamo solo oggetti leggeri e DUREVOLI nel tempo, come quelli che si costruivano fino a non molti decenni fa.
Il passaggio culturale necessario oggi attraversa la consapevolezza che i consumi vanno drasticamente RIDOTTI e non favoriti, come sostengono menti malate asservite all'industria eco-insostenibile.
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IMPRONTA ECOLOGICA: un insospettabile nemico dell'ambiente

[postlink]http://occhioallospreco.blogspot.com/2010/05/pc-e-consumabili-rigenerati-seconda.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=Yg4dlO8RwPYendofvid
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La frenesia delle innovazioni tecnologiche e l'obsolescenza che da essa consegue è dettata quasi sempre da logiche di profitto eco-insostenibili. Multinazionali del software proprietario e dell'elettronica di consumo i principali sostenitori di tale modello di consumo e quindi dei relativi assetti sociali.
Pur riconoscendo la parziale ricaduta in termini di innovazione tecnologica, non si deve dimenticare che, in definitiva, la tecnologia deve servire a migliorare la qualità della vita e non diventare una chimera da rincorrere.
Ecco un modo intelligente di assogettare la tecnologia ai bisogni umani ed al rispetto dell'ambiente.
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PC e consumabili rigenerati: seconda giovinezza anche per la tecnologia!

[postlink]http://occhioallospreco.blogspot.com/2010/05/biogas-da-digestione-anaerobica.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=tlK90KQ8brUendofvid
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Il biogas é una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, 50-80%) prodotto dalla fermentazione  batterica in assenza di ossigeno dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell'agro-industria (biomasse).
La decomposizione del materiale organico da parte di alcuni tipi di batteri, produce anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano (metanizzazione dei composti organici).
Il biogas può così essere usato per produrre energia elettrica, termica e, in alcuni casi, carburanti per autoveicoli.
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Biogas da digestione anaerobica